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L’antislittante a “shuntaggio d’armatura” nella locomotiva E 444 R

Analizziamo il particolare e, unico nel suo genere, sistema antislittante che hanno in dotazione le “tartarughe”   

Nel corridoio della locomotiva E 444R è ubicata una centralina antislittante “Parizzi” «AS» con il compito di :

– Comparare la velocità di ciascun asse a mezzo di segnali inviati da un generatore montato sulla parte destra di ciascuno di essi .
– Inviare un segnale dell’asse che slitta alla Centralina di Comando .
– Attivare la segnalazione ottica (lampada spia a luce rossa indicante il numero dell’asse, rispetto al senso di marcia, interessato allo slittamento) ed acustica .
La centralina «AS» viene attivata tramite l’interruttore «IAS», ubicato nel corridoio in prossimità della ,stessa ; la regolare alimentazione si rileva dall’accensione della segnalazione «AS-ATTIVO» posta sul pannello del cruscotto .
Premesso questo andiamo ad analizzare che cos’è lo “shuntaggio di armatura” o shuntaggio dell’indotto del motore di trazione T 750.
Il circuito è composto da :
– 2 resistenze in serie del valore di 0,44 ohm ed 1,32 ohm ;
– 1 contattore SR (shuntaggio resistenza) tipo R 800 in parallelo alla resistenzada 1,32 ohm, chiuso dalla posizione 00 alla posizione 32 ;
– 1 contattore SM (shuntaggio motore) in serie alle due resistenze da 0,44 ohm e 1,32 ohm .
Tali componenti ovviamente sono inseriti in parallelo alle armature (indotti) dei motori di trazione. Il circuito si attiva mediante la chiusura del contattore SM; in conseguenza una parte della corrente, inversamente proporzionale al valore ohmico del circuito attivato, viene derivata dal motore e tale derivazione di corrente causa una diminuzione della coppia motrice con conseguente diminuzione dello slittamento, sino alla ripresa dell’aderenza.
Tutto ciò avviene senza che venga modificata la posizione di esclusione reostatica raggiunta di modo che gli assi che non slittano continuano a rimanere in trazione, sviluppando la loro normale coppia motrice. Quando nel circuito in parallelo all’armatura (attivato dalla centralina di comando con la chiusura del contattore SM) si verifica un passaggio di corrente del valore superiore a circa 75 A si attiva il relè a mantello RSM, inserito nel circuito stesso, che determina per tutto il tempo che rimane attivo l’accensione della lampada spia a luce gialla, “segnalazione intervento sull’asse” (ubicata sul pannello AS del cruscotto) .
I contattori SR (tipo R800) si chiudono all’inserzione della locomotiva e rimangono in tale posizione fino alla 32′ posizione di esclusione reostatica . Qualora lo slittamento si verifichi entro tale posizione nel circuito derivato risulterà inserita la sola resistenza di 0,44 ohm, oltre quella posizione si avrà invece una resistenza
di 0,44+1,32 = 1,76 ohm. La corrente derivata sarà perciò in rapporto inverso a tali valori.
Tutto questo al fine di poter tener conto dei valori raggiunti dalla forza controelettromotrice e fare in modo che, variando la resistenza nel circuito A.T. derivato, la corrente su tale circuito si mantenga entro valori stabiliti.
Negli slittamenti, oltre all’attivazione del suddetto circuito, si verifica la reinclusione automatica del reostato nei seguenti casi :

a) Combinazione di SERIE:
– dalla posizione di chiusura 01-32 se slittano contemporaneamente tutti gli assi attivi;
– dalla posizione di chiusura 33-45 se slittano contemporaneamente più di 2 assi qualunque.

b) Combinazione di PARALLELO: quando lo slittamento interessa più di un asse per carrello .
L’intervento del dispositivo antislittante è gestito anche durante la manovra comandata.
Qualora lo slittamento abbia inizio con i motori in parallelo la disinserzione della locomotiva avviene dopo aver raggiunto la posizione 48.
Ogni volta che avviene un intervento dell’antislittante, viene attivata la ventilazione reostato per 40 secondi, perchè le resistenze SR1, SR2, SR3 e SR4 sono rinchiuse nel cassone del reostato e ventilate con esso.